La nutrizione è come un’orchestra, è importante capire ogni singolo strumento, ma è anche necessario riconoscere come interagiscono gli strumenti tra loro. Così le sostanze nutritive, dalla loro perfetta coordinazione che si può prevenire e/o influenzare il decorso di tante malattie che affliggono l’umanità dell’era moderna.
In natura è stato tutto perfettamente preordinato per sopperire ai fabbisogni fisiologici ed è solo l’intervento dell’uomo a stravolgere tale ordine con la conseguente insorgenza di malattie cronico-degenerative. Pertanto la scienza della nutrizione moderna ha lo scopo di dare buone norme alimentari per evitare l’insorgere di malattie cardiovascolari, obesità, alterazioni del metabolismo lipidico ed osseo, ipertensione, neoplasie, condizioni collegate tutte ad un disordine alimentare dovuto ad un repentino cambiamento della dieta dell’uomo moderno; tutto ciò è avvenuto in un tempo troppo rapido ed il nostro patrimonio genetico non ha avuto il tempo necessario per adattarsi a tali innovazioni .
I nostri antenati avevano una dieta varia, ricca di frutta e vegetali, la carne proveniva da animali selvatici e quindi povera di acidi grassi saturi, ma ricca di acidi grassi mono e polinsaturi con un rapporto 6 Omega / 3 più basso di quello attuale; i cibi contenevano carboidrati a basso Indice Glicemico e oli vegetali liquidi ( la cosiddetta dieta mediterranea).
Non solo, ma per procurarsi il cibo dovevano affrontare sforzi fisici non indifferenti. La nostra dieta è prevalentemente costituita da zuccheri raffinati, da oli vegetali sottoposti a processi di idrogenazione con un considerevole incremento di acidi grassi trans (estremamente dannosi per il metabolismo e l’apparato cardiovascolare) , da carni animali provenienti da allevamenti e quindi ricche di acidi grassi saturi, da cibi ad alto Indice Glicemico con conseguente stimolazione cronica antero-ormonale ed insulinica, da un eccessivo apporto di sale ed alcool, senza contare una ridottissima attività fisica.
Tutto questo è alla base delle principali patologie emergenti ed il medico ha la funzione di ricondurre ad una dieta salutare di tipo mediterraneo per ovviare a tale inconveniente con effetti benefici sul peso corporeo, sui livelli d colesterolo plasmatici, sull’ insulinemia e su tutte le malattie di tipo metabolico. Da tener presente inoltre che i micronutrienti (vitamine ed antiossidanti) contenuti in un’alimentazione di tipo mediterraneo sono più efficaci di quelli forniti sotto forma farmaceutica anche se in dose maggiore.
Probabilmente questo si spiega con il fatto che negli alimenti si ha un’azione sinergica e congiunta di alcuni costituenti a noi sconosciuti. E’ importante quindi considerare di primaria importanza la nutrizione come prevenzione delle principali malattie metaboliche e cardiovascolari ed il supporto di qualsiasi terapia farmacologica.
Quindi l’alimento può essere un vero e proprio farmaco per la popolazione generale avendo la peculiarità di migliorare e mantenere lo stato di salute e di “well being” ma addirittura di ridurre e prevenire il rischio di malattie cronico-degenerative. Quindi attenzione all’utilizzo spesso incontrollato di integratori alimentari il cui scopo è quello di fornire una fonte concentrata di sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, quali vitamine, oligoelementi, aminoacidi, aidi. grassi essenziali, fibre ed estratti vegetali, perché nella persona sana che segue una dieta normale e varia tali principi nutritivi sono presenti nelle quantità adeguate e pertanto un eccesso può essere eliminato o addirittura avere effetti nocivi.
Un aspetto ancora più pericoloso è dovuto al fatto che essendo considerate queste preparazioni prive di tossicità non viene riferito al medico curante il loro utilizzo col rischio di interferire con il metabolismo di diversi farmaci di uso comune. Quindi perché non mangiare in modo più sano ed equilibrato e cercare di perdere quelle cattive abitudini acquisite per pigrizia ed inadeguata informazione ed attingere dalla natura i benefici che ci dona in modo semplice e senza controindicazioni!
Dopo queste considerazioni è sempre più evidente che la dieta ha un’influenza preponderante sul rischio di malattie ed in particolare di malattia coronaria. Sulla base di studi scientifici ed evidenze sperimentali sono state realizzate diete a basso contenuto di grassi ( in particolare saturi ) e colesterolo e quindi un ritorno alla “dieta mediterranea”, caratterizzata da un maggior consumo di frutta e verdura, pane ed altri cereali, legumi, noci, patate, olio di oliva, da un consumo moderato di pesce e pollame e prodotti caseari e da un consumo minimo di carne rossa e uova.
Questa dieta oltre ad avere un’azione positiva sul quadro lipidico plasmatici, ha migliorato la funzione endoteliale e diminuito la resistenza insulinica dando le possibilità di diminuire il dosaggio dei farmaci in alcune patologie. Obiettivo principale del medico è quindi prendere in considerazione i problemi nutrizionali indirizzando il Paziente al nutrizionista che può realizzare diete personalizzate sulla base delle esigenze del Paziente e soprattutto più gratificanti perché questo sarà il suo stile di vita e tale dovrà mantenerlo.
Quindi l’approccio dietetico-comportamentale deve essere il primo intervento terapeutico per la prevenzione primaria sia di quella secondaria delle malattie metaboliche e cardiovascolari-coronariche.
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